mercoledì 2 novembre 2011

Retaggi di normalità / 2

Esclusione

Mi sia concesso pertanto uno spazio di esclusione, nel quale la stranezza non sia condannata al silenzio o, peggio, al castigo, in nome del rigore della prevedibilità. In nome del fascino della sicurezza. Quella stessa sicurezza suscitata da passanti ben vestiti (qui la parola "borghese" è ridondante), che passeggiano parlando a bassa voce, belli e pettinati, lungo vie illuminate, pulite, colme di vetrine luccicanti, unico punto di attrazione e obiettivo della passeggiata. E magari con qualche personaggio di cera, impassibile e asciutto, in una divisa blu o verde, a seconda della rilevanza del suo ruolo, a completare il quadro del benessere e della felicità, al riparo da quei raggi di sole che danneggerebbero la pelle.
Mi sia concesso uno spazio di esclusione al sole forte, quindi.

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